PERCHÈ USARE FOTO NEL MENÙ? LO DICE LA SCIENZA!

Scopri come funziona il cervello umano e il motivo per cui devi mettere le fotografie dei tuoi piatti all’interno del tuo menù.

È stata proprio la scienza, con centinaia di anni di studio sul cervello umano, a spiegare il motivo per cui il menù del tuo locale dovrebbe contenere delle fotografie.

 

La motivazione è molto più semplice di quello che tu possa credere.

 

Bisogna innanzitutto comprendere una nozione fondamentale:

 

L’essere umano ha due cervelli, non uno soltanto.

 

Anche se siamo abituati a vedere il nostro cervello come un’unica massa.

 

In realtà si divide in due aree totalmente diverse tra di loro: il cervello sinistro e il cervello destro.

 

Il cervello sinistro è quello che processa i suoni verbali e vocali.

 

Invece il cervello destro è quello che processa le immagini.

 

I due cervelli sono collegati tra loro dal corpo calloso, che li mette in comunicazione.

 

Il cervello destro è quello che processa quasi istantaneamente le immagini.

 

Invece il cervello sinistro capisce in maniera quasi istantanea una parola orale.

 

Ma attenzione, una parola parlata è diversa da una parola scritta.

 

La parola scritta è visiva, viene processata dal nostro cervello come un’immagine.

 

Bisogna guardare le lettere che la compongono e leggersele nella propria mente.

 

Solo successivamente vengono trasmesse all’emisfero di sinistra, che le trasforma in suono.

 

Si tratta di un processo che richiede più tempo e più sforzo per essere elaborato.

 

Non tantissimo tempo in più, ma è comunque sufficiente per fare la differenza.

 

Un’immagine visiva può essere invece percepita quasi istantaneamente dal cervello di destra.

 

Si tratta di un’elaborazione più veloce e soprattutto più efficace.

Penso sarai d’accordo col fatto che queste nozioni sono sicuramente molto interessanti e importanti.

 

Ma non è finita qui, ci sono altre caratteristiche distintive dell’emisfero di sinistra e quello di destra che sono assolutamente fondamentali.

 

Ora andremo ad analizzarle nel dettaglio.

 

L’emisfero di destra ha un’altra funzione molto importante: è la parte più calda del cervello, la sede dell’emozione e dell’emotività dell’uomo.

 

Al contrario, l’emisfero di sinistra è la parte fredda, analitica e calcolatrice del cervello.

 

L’emisfero di destra, grazie a queste sue funzioni, è in grado di evocare emozioni e sentimenti grazie alle immagini.

 

Emozioni e sentimenti che l’emisfero di sinistra non può evocare.

 

Prendiamo per esempio un bambino: cosa ti suscita maggiori emozioni? La parola “bambino” o la sua fotografia?

 

Rimanendo nell’ambito della ristorazione, cosa ti fa venire più fame?

 

Cosa ti fa venire più voglia, più desiderio di mangiare un piatto?

 

Le parole “Spaghetti alla Amatriciana” oppure questa sua fotografia?

Del resto il detto “si mangia prima con gli occhi che con la bocca” non è stato inventato a caso.

 

È stato creato basandosi su fatti ed emozioni reali con solide basi scientifiche, come hai potuto vedere.

 

Non si può cambiare quella che è l’intrinseca natura di come funziona il cervello dell’essere umano.

 

Ci sono decine e decine di studi scientifici pubblicati in tutto il mondo a testimoniarlo.

 

Il primo che mi viene in mente è uno studio statunitense del 2018 della Cornell University pubblicato sulla rivista Journal of Food Science (il giornale della scienza nel cibo).

 

Questo studio ha dimostrato che l’aspetto di ciò che mangiamo influenza la nostra propensione alla scelta se mangiarlo o meno.

 

Ormai ti sarà chiaro uno dei motivi principali per cui le fotografie vanno inserite all’interno del menù: perché lo dice la scienza!

 

Se vuoi che il tuo menù:

 

  • venda di più;
  • ti alzi il fatturato;
  • aumenti lo scontrino medio;

     

bisogna che parli all’emisfero destro del cervello del tuo cliente, non a quello sinistro.

 

Nessuna parola scritta nel tuo menù o pronunciata dai tuoi camerieri sarà mai in grado di trasmettere le sensazioni associate al vedere una fotografia da “bava alla bocca” di un tuo piatto.

 

Detto questo, c’è un’altra considerazione che reputo molto importante da fare.

 

Una considerazione che pochissimi di noi fanno, perché è alla base della nostra quotidianità, la diamo per scontata, semplicemente non ci riflettiamo su.

 

Ti faccio quindi una domanda: quante parole senti o leggi ogni giorno?

Pensaci, da quante parole sei letteralmente sommerso ogni singolo giorno della tua vita?

 

  • Le tue riunioni col tuo staff sono parole.
  • I messaggi che ricevi sul tuo cellulare sono parole.
  • I libri e i documenti che leggi sono fatti di parole.
  • I programmi televisivi che guardi per svago sono fatti di parole.
  • Presentazioni, conferenze, eventi, musica, mail di fornitori… sono tutti fatti da parole.

Viviamo in un mondo con un eccesso di comunicazione.

 

Considera che in media un essere umano riceve, in forma scritta o orale, oltre 100.000 (esattamente, centomila!) parole al giorno.

 

Ora mettiti nei panni dei tuoi clienti, come pensi possano ricordarsi proprio delle parole scritte nel tuo menù?

 

Come fanno a ricordarsi un numero sufficiente dei piatti squisiti che proponi?

 

Come fanno a ricordarsi le loro caratteristiche più uniche ed interessanti?

 

Magari hai una pasta speciale, una pizza speciale, un secondo speciale…

 

Ma andrà perso in quelle 100.000 o più parole che il tuo cliente sente tutti i giorni.

 

Ancora peggio è la sorte dei piatti più classici.

 

Le parole “Spaghetti alla Carbonara”, per esempio, non rimarranno mai impresse nella mente del tuo cliente.

 

Sono solo parole, senza alcun collegamento visivo specifico, quel cliente di carbonare ne avrà viste a decine in altrettanti locali.

 

Non potrà mai rimanergli impressa proprio la tua carbonara, come se ne vedesse una fotografia del quale potrebbe ricordarsi i dettagli che la rendono unica, magari nell’impiattamento o nella porzione quantitativamente generosa.

 

Uno studio di HubSpot evidenzia il fatto che dopo 3 giorni ricordi solo il 10% delle parole che hai sentito o letto.

 

Al contrario, la percentuale si alza al 65% se a quel testo è abbinata una fotografia.

 

Ormai lo avrai capito: le immagini sono fondamentali per far penetrare una parola nella mente.

 

Del resto, il detto “un immagine vale più di mille parole” esiste per un motivo.

Hai capito l’importanza di avere le fotografie dei tuoi piatti nel tuo menù e non vedi l’ora di trasformarlo in una macchina di Marketing e Vendita?

 

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