Caso Studio: Pizzeria Futura
INTRODUZIONE Caro ristoratore, cara ristoratrice, vi do il benvenuto al caso studio della Pizzeria Futura. Il titolare della Pizzeria Futura è Fabio Pattaro, che ha preso in gestione la
Da dove e per quale motivo in Italia sono nati i pregiudizi sulle fotografie all’interno dei Menù.
La presenza di fotografie nel menù è spesso vista con negatività dai ristoratori.
Vengono associati a ristoranti di fascia bassa, i cosiddetti “ristoranti low cost”, il classico ristorante cinese che ti fa un Riso alla Cantonese a 3€.
Un qualcosa di poco elegante, utile unicamente ai locali frequentati dai turisti per fargli capire che cosa andranno a ordinare.
Una serie di false credenze tutte italiane, visto che all’estero i menù con le fotografie sono molto più utilizzati e diffusi.
Perché in Italia è nato tutto questo astio nei confronti delle fotografie sui menù?
Come ogni pregiudizio, diceria o “modo di dire”, c’è dietro una storia.
Una storia che ora ti racconterò e che risale alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Come sicuramente saprai il secondo conflitto mondiale divise i popoli di tutto il mondo, rendendo praticamente impossibili i viaggi tra un Paese e l’altro.
In particolare in Paesi come il nostro che furono pesantemente coinvolti nel conflitto.
Quando la seconda guerra mondiale finì, ci fu un’emigrazione cinese in Italia a cui seguirono di conseguenza tanti ricongiungimenti famigliari.
La comunità cinese presente nel nostro Paese aumentò considerevolmente, in particolare in alcune grandi città.
Per questo motivo nel 1949 in Via Borgognona a Roma aprì lo Shanghai, il primo ristorante cinese in Italia.
Questo ristorante aveva come target la sola nicchia della comunità cinese.
Era il “ristorante cinese per cinesi”, non era nemmeno presente un menù in lingua italiana.
Negli anni ’60 seguirono altre due aperture dello Shangai in altrettante grandi città italiane con una forte comunità cinese: Milano e Firenze.
Bisognerà aspettare gli inizi degli anni ’80 (ovvero quasi 30 anni dall’apertura del primo Shangai) prima che degli italiani decidessero di provare questa tipologia di ristorante.
Ovviamente questi clienti italiani non conoscevano il cinese e non avevano la minima idea di cosa fossero i piatti serviti in quel ristorante.
Nemmeno un nuovo menù scritto totalmente in italiano riusciva ad aiutarli.
Le persone non riuscivano a comprendere cosa sarebbero andate a ordinare.
Per questo motivo il locale decise di aggiungere le fotografie all’interno del suo menù.
Una foto per ogni singolo piatto che, assieme alla descrizione scritta, sarebbe riuscita a far comprendere in maniera chiara ai loro nuovi clienti cosa avrebbero mangiato.
Con questa mossa il concetto di ristorante cinese esplose diffondendosi in tutta Italia, visti i prezzi molto bassi di questi ristoranti, come “cucina etnica low cost”.
Ci fu il boom e iniziarono ad aprire molti nuovi ristoranti di cucina cinese in tutta Italia, ovviamente anch’essi con una foto per ogni piatto del menù.
Il resto è storia, come si suol dire…
Quasi tutti i ristoranti cinesi in Italia ancora oggi utilizzano il concetto di una foto per ogni piatto all’interno dei loro menù.
Questo è il motivo per cui i ristoratori italiani vedono di cattivo occhio le foto all’interno dei menù.
Vengono visti come dei menù solo per quella tipologia di ristorante, poco eleganti o per turisti che non capiscono cosa andranno a mangiare.
Credono che far trovare al cliente un muro di testo sia più bello ed elegante che un menù fotografico.
I menù fotografici risultano brutti, pacchiani e poco eleganti quando sono fatti male, quello assolutamente sì.
Non servono solo conoscenze di grafica e fotografia sopra la media.
Serve dell’attrezzatura specifica per le fotografie di Food e in particolare la conoscenza dei principi di Vendita e Marketing.
Se il menù è quindi studiato correttamente, con foto di altissima qualità, un’impaginazione professionale, stampato su una carta di qualità e strutturato per essere uno strumento di Vendita e Marketing…
… diventerà come la Ferrari nel settore automobilistico, ottenendo risultati eclatanti a livello di aumento delle vendite.
Se hanno foto in bassa risoluzione, magari scontornate male, senza alcuna post- produzione, con un impaginato osceno e stampati su carta di infima qualità è ovvio che risultino brutti e poco eleganti.
È una cosa normale, se qualcosa è fatto male in qualsiasi settore il risultato sarà danneggiare l’azienda.
È questo che i ristoratori dovrebbero capire, non sono i menù con le foto a essere brutti…
… è che quasi nessuno in Italia ha il giusto mix di competenze grafiche, fotografiche, tipografiche, di Vendita e Marketing per realizzarlo correttamente.
E tutto questo che abbiamo detto è una verità assolutamente indipendente dal tuo target di clientela, se sono persone del posto o turisti.
Non ho mai capito perché questo sdegno nei confronti di persone che, tra tutte le possibilità all’interno del nostro pianeta, scelgono di spendere le loro ferie (quindi il loro tempo libero) e i loro soldi nel nostro bellissimo paese.
Una volta, parlando con un ristoratore del mio lavoro, addirittura mi ha detto che i menù con le foto “servono solo per quei c***o di turisti che non capiscono un c***o di cucina.”
Chiedo scusa per la volgarità, ma volevo riportarti le sue testuali parole esattamente come me le ha dette.
Ripeto, non capisco questa avversione contro delle persone che decidono di venire nel nostro paese (tra tutte le opzioni che hanno nel mondo) e mangiare, spendendo i loro soldi nel tuo locale.
Vorrei sapere se queste persone andassero, ad esempio, in Thailandia e sapessero cosa sono i “Por Pia Tord” o il “Tom Kha Kai” senza delle foto a mostrarglielo.
Se hai tanti turisti, ti servirà far capire loro la composizione dei piatti ed evitare che scelgano erroneamente cosa ordinare.
Se invece hai una clientela di italiani, sono sicuro che anche se provassi a descrivere loro un piatto un po’ più particolare e articolato del solito…
…Non riusciranno a immaginarselo appieno come realmente è.
Spero con questo articolo di averti fatto comprendere appieno come sono nati gli stereotipi sui menù fotografici.
In particolare, spero di averti fatto comprendere il perché siano sbagliati, ancorati a delle credenze di un tempo ormai lontano.
Non siamo più negli anni ’80.
Siamo nell’ormai terzo decennio degli anni 2000, per quel che mi riguarda certe ideologie sarebbero dovute essere già scomparse da molto tempo.
Dovrebbero lasciare posto all’innovazione e alle nuove scoperte che sono state fatte in questi oltre 40 anni di storia con studi e raccolta di dati.
Ricordati sempre: il menù è il principale strumento di Marketing e Vendita del tuo locale.
E se vuoi che esprima il suo massimo potenziali hai bisogno che sia realizzato in modo che ne segua i più importanti principi.
Per questo abbiamo ideato, per i ristoratori come te che vogliono trarre il massimo profitto dal loro locale, il nostro Menù Check-Up.
Il Menù Check-Up è una CONSULENZA GRATUITA della durata di 30 minuti in cui analizzeremo assieme il tuo menù, dandoti utili consigli su come migliorarlo fin da subito aumentando vendite, fatturato, scontrino medio, ricorsività del cliente e passaparola spontaneo.
Quindi se muori dalla voglia di straformare il tuo menù in una macchina di Marketing e Vendita, compila il FORM QUI SOTTO e prenota ora il tuo Menù Check-up.
INTRODUZIONE Caro ristoratore, cara ristoratrice, vi do il benvenuto al caso studio della Pizzeria Futura. Il titolare della Pizzeria Futura è Fabio Pattaro, che ha preso in gestione la
Trasforma il tuo menù in uno strumento di Vendita e Marketing utilizzando le fotografie. Un concetto assolutamente fondamentale per il successo (o l’aumento del successo) del tuo locale, e che
Evita che il tuo menù renda i clienti confusi e indecisi su che piatto ordinare. Moltissimi ristoratori non fanno nulla per impedire che i loro clienti cadano vittima del Blocco Decisionale.
Caro ristoratore, in questo articolo voglio parlarti di 2 concetti fondamentali nell’ambito del marketing e della vendita. La loro applicazione nel menù è fondamentale per trasformarlo in una vera e
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